Anche Siracusa è presente oggi, con la folta delegazione delle imprese artigiane siciliane, a Milano alla manifestazione organizzata a livello nazionale per “dire sì” allo sviluppo del Paese. Gli imprenditori dell’Isola sono guidati dal vice presidente nazionale con la delega al Mezzogiorno, Filippo Ribisi, dal presidente regionale Giuseppe Pezzati e dal segretario regionale Andrea Di Vincenzo. In prima linea anche i vertici di tutte le associazioni territoriali siciliane di Confartigianato e non poteva mancare la delegazione siracusana guidata dal presidente Daniele La Porta ed il direttore del patronato Inapa Siracusa, Enzo Caschetto.
«Siamo in tanti oggi a Milano a rappresentare le piccole imprese di tutto il Paese, riunite sotto le bandiere di Confartigianato, per dire sì allo sviluppo dell’Italia – afferma Daniele La Porta – e la delegazione siracusana rappresenta i piccoli imprenditori del nostro territorio che, guidati dalle associazioni e federazioni, vogliono mandare un messaggio chiaro e positivo a politica ed istituzioni: siamo “Quelli del sì” che vogliono mandare avanti l’Italia in Europa e nel mondo, siamo quelli che, dopo gli immani sforzi per uscire dalla crisi, vogliono continuare a produrre “valore artigiano” e a rimanere nel gruppo di testa delle imprese competitive europee».
La manifestazione è organizzata da Confartigianato per dire al Governo e alle istituzioni che il futuro non si ferma, che indietro non si torna, che bisogna ascoltare la voce delle imprese e servono politiche a sostegno del mondo produttivo rappresentato per il 98% da artigiani, micro e piccoli imprenditori. Perché lo sviluppo delle imprese è lo sviluppo del Paese.
«I recenti fatti di cronaca hanno riportato in evidenza le gravi carenze della rete stradale in Sicilia e nella nostra provincia in particolare – aggiunge il presidente di Confartigianato Imprese Siracusa – e noi oggi siamo qui anche per richiamare lo Stato alle sue responsabilità rispetto agli investimenti che non sono più rinviabili in termini di manutenzione della viabilità esistente e di realizzazione di nuove infrastrutture che rendano il nostro territorio meno isolato».
Sì, quindi, a efficaci collegamenti nazionali e internazionali, alle grandi opere strategiche per far viaggiare le persone e le merci. Sì a reti e connessioni per il trasferimento dei dati e della conoscenza. Sì anche ad una pubblica amministrazione che funzioni e sia attenta alle esigenze dei cittadini. Sì ad un mercato del lavoro che valorizzi il merito e le competenze incrociando le necessità competitive delle imprese. Sì ad una giustizia civile rapida ed efficiente. Sì all’Europa con l’euro moneta comune.
“In Sicilia – dice Giuseppe Pezzati, presidente di Confartigianato Imprese Sicilia – non si può parlare di una singola opera da fare, ma di un intero complesso di interventi. Per fare un esempio, mancano 300 chilometri di autostrade rispetto a quanto programmato ed il tempo medio di costruzione è di sedici chilometri all’anno. Se questi sono i tempi, una volta costruito un tratto, l’altro viene completato quando il primo va rifatto”.
“Siamo a Milano per dire il nostro sì agli investimenti – dice Filippo Ribisi, vice presidente nazionale con la delega al Mezzogiorno –. Sì agli investimenti che mancano, soprattutto al Sud. Ma in particolar modo sì alla manutenzione dell’esistente. Manca la cultura della manutenzione dei manufatti e delle infrastrutture. Se non si riacquista la cultura della manutenzione, è inutile costruire ponti e scuole. Gli uffici pubblici stanno cadendo a pezzi”. Ribisi fa poi un accenno anche ai collegamenti.